nuova atletica molinella
gruppo podistico
Intervista a Melissa Monti

 L’ho seguita da vicino durante una gara di salto in alto, la sua specialità, anche se corre bene anche i 300 metri piani. Quel giorno al Campo Baumann di Bologna, nonostante qualche errore di troppo a quote inferiori, ha vinto e ha raggiunto un importante 1.60, quota che vale il minimo per i campionati italiani Cadetti. Sembrava un fumetto, precisa nei modi e nei gesti, nel sistemarsi l’elastico dei capelli, la concentrazione un po’ tesa della prima della classe che non può permettersi di sbagliare la gara. Perchè lei per prima non se lo perdonerebbe mai.

 

Sbaglio?

E' vero. Sicuramente quello dell'1.60 è un importante risultato, ma devo continuare a lavorare per migliorare soprattutto la tecnica e magari raggiungere risultati superiori.
Anche per quanto riguarda i modi e i gesti precisi, è tutto vero: da tempo ho preso l'abitudine a stringermi l'elastico dei capelli prima di fare la rincorsa e il salto… in ogni modo quel giorno c'era vento.
Questi gesti sono sicuramente una conseguenza della "concentrazione un po' tesa". In effetti non mi piace sbagliare le gare, ma capita spesso ed è sicuramente un aspetto dello sport al quale bisogna fare l'abitudine e dal quale imparare.

 

Molti atleti fanno movimenti inconsapevoli, automatici, nelle fasi immediatamente precedenti il gesto atletico, veri e propri tic, a volte molto personali e che li caratterizzano. Stefan Holm, campione olimpico di salto in alto ad Atene 2004 sputacchiava… secondo te quanto incide l’aspetto psicologico in una gara di salto in alto rispetto a una gara di corsa? Tu corri forte anche in pista, al momento detieni la seconda prestazione regionale sui 300 metri. Sei più rilassata quando corri la staffetta o un 300 metri?

Penso che l'aspetto psicologico incida molto nelle gare. Dipende da come uno usa la tensione: se sei teso e non riesci nemmeno a fare quello che provi in allenamento... non è una buona cosa e si trasforma in paura; se la tensione ti aiuta a fare del tuo meglio allora è sicuramente uno ottimo strumento per lo sportivo. Penso che questo succeda soprattutto nei concorsi, come il salto in alto, perché dopo l'inizio della gara bisogna rimanere concentrati per molto più tempo e può passare molto tempo tra un salto e l'altro.
Io corro più rilassata la staffetta, ma nei 300 la tensione la uso in positivo e alla fine corro meglio... credo.

 

Nel salto in alto non c'è nessun rapporto di contatto fisico con l'avversario. La classifica arriva dopo, la vera gara è di volta in volta con l'asticella, i concorsi e i salti sono le specialità più individuali che si possano frequentare. Oggi faresti uno sport di squadra come pallavolo o basket? 

No, non penso che farei uno sport di squadra, anche per il semplice fatto che se conquisti un bel risultato in uno sport individuale, il merito è tutto tuo e in parte dell'allenatore, ma non negli sport di squadra. Tra l'altro anche solo correndo una staffetta sento molto meno stimolo che durante un 300 o una gara di salto in alto.
Quindi lo sport di squadra non farebbe per me.

  

Per te come dovrebbe essere un allenatore? 

Secondo me l'allenatore ideale deve, innanzitutto, sapersi far rispettare e fissare delle regole, perchè anche in allenamento bisogna concentrarsi. Deve sapere costruire un programma di preparazione tenendo conto delle doti e delle capacità dell'atleta, e rispettando quelli che sono i suoi tempi di recupero per evitare infortuni o semplicemente eccessiva stanchezza prima della fine della stagione.
Per quanto mi riguarda, è altrettanto importante che un allenatore sappia curare anche il lato psicologico dello sport.
Ovviamente, riguardo il lato tecnico, deve saper individuare un eventuale errore e correggerlo nel modo corretto, ma è ovvio che questa deve essere la caratteristica fondamentale e obbligatoria di un preparatore tecnico.

 

Fare atletica come attività professionale, a prescindere che e' difficilissimo, ti piacerebbe? O hai altri progetti?

Si, certamente mi piacerebbe ed è il mio sogno, ma preferisco non pormi degli obiettivi per evitare delle eventuali delusioni. Bisogna comunque pensare a qualcos'altro: prima o poi diventi vecchio! Pensavo di studiare fisioterapia, e intanto continuare con l'atletica. In ogni modo ora il mio obiettivo è arrivare ai campionati italiani preparata.